BUON (UN PO' MENO..)APPETITO, HOMER!




Sovente si trovano, sempre più frequentemente e non solo su riviste specializzate, delle ricette appetitose che decantano proprietà benefiche degli ingredienti utilizzati, in genere per i loro contenuti in vitamine, minerali o proteine, il basso(se lo è) tenore in grassi o sale, e così via. Ciò è bene, perchè la mentalità corrente è tale per cui, un piatto che "fa bene" sembra debba essere per forza sciapo, smagrito, non gustoso. Niente di più errato. Vi capiterà però assai di rado, di trovare una ricetta sulla base degli effetti curativi o nutrizionali benèfici nella chiave e linguaggio della antica Medicina Classica Cinese, e se poi ci mettete l'ingrediente speciale d'un fungo raro ed elusivo, più un tubero ignorato sebben preziosissimo, ebbene, ci sta che vi trovate di fronte ad una Prima mondiale, alla faccia degli orrori biochimici della "cucina molecolare" o di quelli massificati del fast-food, magari contrabbandato sfacciatamente per "italiano". Inoltre, si tratta di un piatto delizioso.

Oggi ci prendiamo cura della C.D. sindrome metabolica vale a dire di quella serie di sintomi e situazioni patologiche che vanno sotto i noti nomi di obesità, disordini alimentari, mangiare compulsivo, bulimia, ipertensione, e sopratutto, diabete e ipoglicemia. Alcuni ricercatori odierni hanno dichiarato che la presente generazione di Americani oggi nei suoi anni teen potrebbe essere la prima a...vivere mediamente MENO della generazione dei propri padri. Si tratta infatti della stirpe più obesa e sovraffaticata con malanni da iper-alimentazione di tutti i tempi. 24 milioni di diabetici vivono oggi negli USA, almeno 6 milioni in Italia...

Una delle costanti che caratterizza di più i moderni che prima o poi ricadono nella sintomatica della sindrome metabolica è: un costante, vigoroso, smodato e di conseguenza abbondantemente appagato appetito per cibi saporiti, copiosi, dolci e ingrassanti, in particolare quelli ricchi di una componente fondamentale e di per se' benefica, i Carboidrati. Mi piace visualizzare il prototipo di questo consumatore moderno nel popolarissimo eroe (un po negativo, come tutti noi...) nel quale si rispecchiano un po tutti i maschi odierni di mezza età, il gustoso figuro a cartoon di Homer Simpson (..DOH!) beniamino dei ragazzi.

Dire carboidrati non mi è mai piaciuto, in realtà non è concetto affatto preciso, perchè in definitiva ha messo in cattiva luce i cibi a componente per lo più glucidica più antichi e nobili, come cereali, verdure e frutta, base storica della dieta umana, confondendoli così con i sempre più scadenti e diffusi moderni farinacei raffinati, farine sbiancate, ossidate ed impoverite, più farina di patate disidratate, ed infine con la peggior abiezione di tutti, vero figlio degenere della famiglia glucidica, lo zucchero saccarosio di canna o di barbabietola coi suoi degni compari di raffineria. Anni orsono scrissi un libro IL MAL DI ZUCCHERO con abbondanti dati choccanti sul medesimo non-alimento.

Tornando al nostro antieroe Simpson, osserviamo come il tipo sia un modello per l'uomo di mezz'età(anche la donna) medio occidentale dell'epoca attuale, ovvero sia impigrito, goffo, pancione bonaccione ingordo e famelico chiaramente ben oltre le sue necessità nutrizionali...coi restanti atteggiamenti che sono secondo noi una conseguenza delle scelte dietetiche, e cioè appunto pigro, un poco infingardo, soggetto a esplosioni emozionali alternate a stanchezza, vuoti di memoria alternati a sentimentalismo stucchevole, poco poetici borborigmi gastrici e altri rumori corporali....praticamente, un grosso grasso maschio gastro-sciovinista che cammina, e fa ridere, per le sue imperfezioni che rispecchiano le nostre. La SINDROME METABOLICA!

Abbiamo pensato di prenderci cura del nostro Homer con un'abbondante pasto, da masticare bene come non fa mai lui, a base di cereali completi, verdure e funghi specifici.

Ingredienti

riso integrale tondo, opp. Basmati 1 Tazza
cipolla gialla 1
acqua 3 T o Q.B.
fungo Coprinus senza gambo tagl. fine, a piacere
topinambour radici, taglio a tocchi grandi
1/2 T
Olio oliva E.V. o di sesamo o di cocco 2-3 C
Sale marino o Salsa soia q.b. ma in moderazione è meglio!

PROCEDURA

Se integrale, precuocere il riso integrale 15 min. a pressione con 1,5 T di acqua, poco salata partendo da freddo; ricorda che il riso NON va cotto come la pasta, e non fa affatto bene, al dente o semicrudo! Oppure bollire, senza pressione, 20 min. Se basmati o bianco, bollire 12 min. senza pressione.

In tegame grande a parte rosolare gentilmente la cipolla con pochissimo sale in olio, aggiungere topinambour tagliato a fette spesse 1cm, rosolare almeno 10 min., aggiungi il fungo se fresco (se secco può entrare in cottura subito, senza ammollo).

ORA si aggiunga il riso semi-cotto a questo tegame grande, e si aggiunga acqua o brodo vegetale a mestolate, tenendo coperto e girando al minimo, con attenzione per non attaccare, fuoco basso. Più facile se si aggiunge brodo caldo, e si cura la cottura di frequente.

Topinambour e riso sono i due ingredienti più duri, ricordare che essi non tempono la cottura prolungata, al massimo più cremoso questo piatto è anche più benefico, per tutti i Simpson del mondo. Al limite, usare più acqua o brodo di quanto indicato, ma sempre a fiamma lenta, gentile e cottura molto pacifica. Ultimare verso la fine con spruzzata di Shoyu a piacere, guarnire con prezzemolo verde, obbligatorio poichè il piatto è molto giallo di colore.

Si tratta di un piatto antistress, lento e meditato, volutamente calmante le nevrosi e gli eccessi compresi quelli causati dagli zuccheri "veloci".

Infatti, riso e cereali completi hanno fibre più amidi la cui scomposizione a zuccheri è lenta e favorita da lunga cottura e masticazione, il topinambour è notissimo per i suoi FOS o Frutto-oligo-saccaridi, che danno un senso di appagamento ai finto-famelici ipoglicemici come Homer, in questo coadiuvato dalla cipolla e dalla rosolatura.

Infine, l'elusivo, effimero funghetto Coprinus Comatus è ricchissimo di Vanadio e altri minerali e nutrienti, ed ha un effetto regolatore sui livelli glicemici. Inoltre, se raccolto giovane è delizioso, e il micologo esperto lo sa trovare, in Primavera.
In sostituzione, la ricetta si può avvantaggiare anche con profumati Porcini del mercato, meglio se secchi.

Un piatto da consumare regolarmente, con o senza i funghi, anche 2-3 volte la settimana, per regolarizzare la glicemia e l'appetito smodato o la voglia di dolci che comporta. Il fungo aiuterà anche per la pressione sanguigna eccessiva, e la bilancia in calo, assieme all'umore più stabile ed alla diminuita stanchezza, seguiranno a breve.

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- Hai masticato bene Homer, senza ingozzarti come un facocero? ti sei ricordato che hai dei Molari (Lat. = Màcine, da molìre..) per masticar cereali, solo il cane che ha canini ingoia tutto senza masticare.... mangiane finchè vuoi, che poi l'appetito ti passa, e così pancione....-